Fasolaro dell’Adriatico piccolo grande gioiello
L’alto Adriatico ci fa dono di un piccolo tesoro: il fasolaro, gustosissimo mollusco bivalve. Incontra le preferenze di moltissimi consumatori grazie al suo sapore delicato, alla consistenza morbida e carnosa. Siamo sicuri che sia già nella tua top 10 dei preferiti ma…conosciamolo meglio! Il fasolaro vive in una spessa conchiglia, lucida, dal colore cangiante tra il marrone e il rosa e caratterizzata da striature concentriche. All’interno è biancastro e ricorda la porcellana, possiede due valve, unite tra loro da legamenti. Grazie ai forti muscoli adduttori, il fasolaro riesce, con un grande sforzo, ad aprire e chiudere la sua conchiglia. Inoltre, grazie al muscolo del piede, passeggia sul fondale e scava agilmente delle buche.
Si acquistano freschissimi e super vivi
una volta acquistati dobbiamo pensare alla pulizia
I fasolari si acquistano ancora vivi: sul nostro banco li trovi freschissimi e, se proviamo a stuzzicare la conchiglia, possiamo vedere come il fasolaro si serra all’interno in modo quasi ermetico. Questo è possibile perché il fasolaro, una volta pescato, mantiene nelle proprie valve una quantità d’acqua tale da consentirgli di sopravvivere per alcuni giorni.
Come pulire i fasolari
Una volta acquistati dobbiamo pensare alla pulizia: in ammollo per circa 2 ore in una soluzione di acqua fredda e sale (un cucchiaio di sale grosso ogni litro di acqua). In questo modo consentiamo alla sabbia di fuoriuscire dalle valve. Dopo aver pulito i fasolari, si passa all’apertura: inseriamo un coltello dalla lama sottile fino al fondo della conghiglia, per incidere le valve e tagliare i legamenti. Eliminata poi la pellicina trasparente, possiamo toglierlo del tutto da l guscio.
I fasolari possono essere consumati in diversi modi: per un trionfo di profumi estivi ti consigliamo di gustarli crudi, con qualche gocce di limone e pepe nero.
In cucina
I fasolari possono anche essere cotti, diventando protagonisti di antipasti, primi e sautè. In questo caso dovremo, una volta estratti dalla conchiglia, battere i fasolari con un pestello, per rendere la loro carne più morbida e sottile. Una ricetta tipica del Veneto è a pasta con i fasolari dell’alto Adriatico: una volta pulito e aperto il fasolaro, viene soffritto in una padella dove in precedenza abbiamo fatto rosolare olio extravergine d’oliva, aglio, scalogno e vino bianco.
In alternativa a vongole e cozze
I fasolari ci consentono anche di apportare variazioni a piatti più comuni: in un sughetto di cipolla e pomodorini per un’alternativa allo spaghetto con le vongole oppure per un’originale impepata di fasolari.